In questa puntata delle #sceltepostate torno a parlarvi di cibo.
Le arance per me sono sempre un cruccio: mi piacciono molto ma per forza di cose non posso sceglierle locali.
Voglio però che le mie arance siano raccolte senza sfruttare lavoro nero e migranti; che la loro coltivazione non depauperi la terra nè distrugga il territorio e che non siano imbottite di cere e conservanti per farle arrivare ancora belle sulla mia tavola.
Quindi da due anni compro le arance di Libera contro le mafie.
Sono biologiche, coltivate in terreni sottratti alla mafia, gestite dalla cooperativa. Le acquistiamo durante l’AranciaDay organizzato dal presidio di Venezia che è anche un’occasione per sorridere dal vivo ad altri che hanno i tuoi stessi valori.
Però, durante la stagione, si possono ordinare anche online (come tutti i prodotti di Libera, ad esempio le buonissime marmellate di limoni e di arance rosse).
In più alla fine della giornata ci hanno mandato il resoconto con il dettaglio di come sono stati suddivisi i ricavi: questo ci ha raccontato in modo immediato dove sono andati a finire i miei soldi e quelli di tutti coloro che le hanno acquistate.
E così ci ha ricordato che sempre, quando acquistiamo qualcosa, il valore del nostro denaro viene distribuito a più soggetti in modo più o meno equo.
Quindi la domanda che mi faccio è: sono contenta di a chi vanno i miei soldi?
Questa è la #sceltapostata di questa settimana. Se vuoi scoprire di più guarda il mio account instagram e le instagram stories https://ift.tt/2H0qQWE