
Se ne parla molto perché:
– abbiamo prodotto e continuiamo a produrre troppi rifiuti che non si riescono a smaltire
– stiamo finendo le materie prime quindi dobbiamo cercare nuove risorse per la produzione
– c’è una direttiva europea che la incoraggia
Da poco ho scoperto questa piccola impresa di Prato, città che da sempre è un centro importante della produzione tessile italiana.
Si chiama Rifò e Niccolò e Clarissa, i titolati, producono abiti e tessuti a partire da scarti; creano cioè i maglioni in cashmere e le magliette in cotone rigenerato, nati a partire da vecchi indumenti di lana e cotone.
Questo non solo permette di recuperare tessuti vecchi che altrimenti diventerebbero rifiuti, ma anche di risparmiare molta dell’acqua e dell’energia necessaria per la produzione.
Io ho preso per Marco un maglioncino fatto con vecchi jeans: per farne uno sono stati usati 5 vecchi jeans che altrimenti sarebbero finiti in discarica. Sul loro sito trovate tutti i dettagli del processo produttivo.
E in più, consapevoli dell’importanza dell’impatto sociale, ad ogni acquisto ti permettono di scegliere a quale progetto locale di utilità sociale donare una parte dei ricavi.
Neanche a dirlo…me ne sono innamorata!
Questa è la #sceltapostata di questa settimana. Se vuoi scoprire di più guarda il mio account instagram e le instagram stories http://bit.ly/2YisYO8