Non conoscevo Julio Velasco – e da questo potete dedurre che non sono una grande appassionata di pallavolo – prima che Marco me lo nominasse la scorsa settimana, dopo aver partecipato a un incontro di formazione sul lavorare in team all’interno della sua azienda (sì, le aziende che investono in formazione esistono!).
Quello che fa Velasco, in un breve video di tre minuti e mezzo, è raccontare il lavoro di squadra e uno dei suoi peggiori rischi: lo scarica barile.
Lo fa prendendo ad esempio gli schiacciatori che, a suo dire, sono esperti dell’alzata: sanno sempre come andrebbe fatta – e soprattutto come non andrebbe fatta – per permettere loro di fare un’ottima schiacciata.
Piccolo problema: loro sono schiacciatori! Il loro ‘lavoro’ è di schiacciare la palla, non di alzarla.
Se perdono tempo a giudicare se l’alzata è un po’ troppo bassina, non possono concentrarsi su trovare la soluzione al problema: come la schiaccio questa palla alzata male?
L’allenatore argentino conclude dicendo “io voglio schiacciatori che schiacciano bene palloni alzati male; perché poi i palloni schiacciati bene li schiacceranno benissimo! Quindi non ne parliamo, risolviamo!”
E questo è proprio uno dei segreti (di Pulcinella, se volete) per lavorare bene: fare il meglio che possono a partire dalla situazione che trovo. Perché “la realtà è com’è e non come voglio che sia”.
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